Marisa_Mori_1Al Museo d’Arte della Provincia di Nuoro sino al 10 giugno la mostra che celebra l’ingegno delle donne futuriste. In esposizione più di 100 opere da Benedetta Cappa a Wanda Wultz.

L’Elica e la Luce, rassegna che fino al  10 giugno mette in evidenza a Nuoro l’operato di alcune artiste che presero parte al Futurismo. A partire dalla fine degli anni ’70 alcuni studi critici hanno riportato in luce personalità eccezionali. Opere di alto valore, esistenze dalle trame complesse, di cui prima si ignoravano addirittura le date di nascita o di morte hanno, infatti, restituito un panorama dell’arte femminile nelle avanguardie.

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«Donne, ridiventate sublimemente ingiuste, come tutte le forze della natura!»

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Tra le opere anche i prestiti della Galleria Narciso apportano grazie all’opera di Marisa Mori una dolce ebrezza in contrasto con la dinamica propria agli esponenti del movimento.

Le donne futuriste mirano a ribaltare il concetto di femminilità, sono donne agguerrite e anticonvenzionali, anch’esse nutrono il disprezzo per la mediocrità. Modernità, velocità e rottura: le donne femministe sono artiste che interpretano il dinamismo senza negare la loro sostanziale diversità dal sesso maschile.

 

 

L’ELICA E LA LUCE, LE FUTURISTE. 1912_1944 a Nuoro