È il viaggio sulla nave che riportò Salvatore Ferragamo in patria dall’America il filo conduttore della mostra «1927-Il ritorno in Italia» al Museo Salvatore Ferragamo di Firenze sino al 2 maggio 2018per celebrare i 90 anni dall’avvenimento.
«Alla ricchezza degli anni Venti, in America, in Europa e anche in Italia, prima di tutto per le arti decorative, possiamo oggi guardare senza pregiudizi e condizionamenti ideologici» ha spiegato Stefania Ricci presentando la mostra.
La Galleria Narciso di Torino ha il piacere di partecipare all’allestimento con prestiti prestigiosi, tra cui:
NICOLAJ DIULGHEROFF
L’UOMO RAZIONALE, 1928
OLIO SU TELA
Fil rouge del percorso espositivo curato è il viaggio in transatlantico che Ferragamo compie per tornare in Italia, inteso come metafora del suo itinerario mentale attraverso la cultura visiva dell’Italia degli anni venti, da cui estrae le tematiche e le opere che influenzarono, in maniera diretta o indiretta, la sua officina poetica; senza trascurare nessuno degli aspetti culturali e sociali che contraddistinsero la rinascita civile del primo dopoguerra, alla vigilia dell’autoritaria affermazione del regime fascista.
MINO ROSSO
MANICHINO, 1922
BRONZO CON PATINA DORATA